Forlì - Sagre competitor dei locali? Confcommercio e Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) prendono posizione sugli aspetti normativi che, secondo i due enti, agevolerebbero le sagre rendendole in concorrenza sleale con pizzerie e ristoranti.

Confcommercio e Fipe stanno portando avanti, rapportandosi con le istituzioni locali, dibattiti sul tema “sagre e abusivismo nella ristorazione” per giungere a delle modifiche alla legislazione di settore. La prima modifica l’istituzione del calendario annuale delle sagre in ogni Comune.

«Per liberare il settore della ristorazione dall’abusivismo e dalla concorrenza sleale e al tempo stesso per contribuire a definire, insieme agli enti locali, una programmazione degli eventi davvero coerente con le tipicità del territorio – dichiara Alberto Zattini, direttore Confcommercio Forlì – abbiamo definito una bozza di  regolamento per le sagre e le feste, che proporremo ai Comuni come strumento per impostare, a livello territoriale, i criteri per lo svolgimento di queste manifestazioni e dare così concretezza alle previsioni di legge».

Confcommercio e Fipe negli ultimi anni avrebbero intravisto nelle sagre una sorta di mercato della ristorazione parallelo, data la numerosità di sagre, non sempre tutte legate alle tipicità territoriali, come per definizione dovrebbe essere.

Zattini dichiara a tal proposito: «(…) Accanto a iniziative “autentiche”, realmente senza fini di lucro, stanno infatti crescendo fenomeni sempre più frequenti di concorrenza sleale, che danneggiano diversi settori, a partire da quello della ristorazione. L`asimmetria delle regole non contribuisce a costruire una buona concorrenza ma genera inefficienza, abuso ed illegalità. Per questo abbiamo lavorato, in accordo con la Confcommercio Emilia Romagna  – conclude - per aggiornare la normativa di settore, con risultati significativi che ora devono trovare sul territorio un adeguato terreno di confronto con le istituzioni locali».

Fonte: www.forlitoday.it